La nostra Associazione, sin dalla sua nascita nel 2003, ha sempre puntato molto sull’istruzione, credendo che proprio l’istruzione può consentire in modo decisivo alle nuove generazioni, di poter sperare in un futuro migliore, contribuendo con le proprie forze, le proprie capacità, le proprie idee, alla costruzione di una società migliore. La prima iniziativa riguardava l’ampliamento dell’Istituto St. Maurice, con la costruzione di una biblioteca e di una sala computer, e di una nuova ala con 4 aule. Successivamente l’impegno in campo scolastico è stato tutto concentrato nella costruzione del liceo, di cui di seguito si possono vedere le diverse fasi della costruzione, costata in tutto 80.000 euro.
A fianco una foto del solaio del primo piano del liceo in fase di costruzione. Le moderne tecniche di costruzione (il cemento armato) si “sposano” con mezzi poveri, come questi assi di legno non proprio perfettamente diritti. Ma occorre sempre fare, come si dice, di necessità virtù.
Si noti come sono realizzati i ponteggi, per così dire “Naif”. Ma il liceo prende piano piano la sua forma. Si noti come per contenere i costi tutto è stato fatto a mano: i mattoni in loco con uno stampo, la ghiaia rotta con la mazzetta e lo sbancamento della collina dove sorge liceo con i badili e un attrezzo “tipo ruspa” (grosso asse di legno ancorato ad un trattore). Solo successivamente, i lavori di sistemazione del terreno sono stati ultimati con l’ausilio di una ruspa arrivata da Catania con un container. Gli infissi sono stati infine realizzati dalla falegnameria della missione.
A sinistra un particolare dell’Aula Magna, con operai a lavoro…arrampicati come possono su ponteggi di fortuna.
Il liceo è finito! Tutto è pronto per l’inaugurazione. Vescovo e sindaco tagliano il nastro tricolore (la bandiera malgascia ha gli stessi colori dell’Italia, anche se con un disegno diverso). Sono presenti anche alcuni nostri soci, in Madagascar per la seconda volta. Il liceo è stato dedicato a Edith Stein, filosofa ebrea, divenuta carmelitana e morta ad Auschwitz nel 1943, proclamata santa da Giovanni Paolo II nel 1998 e successivamente compatrona d’Europa nel 1999.
L’edificio del liceo comprende 11 aule, più l’aula magna, la biblioteca, gli uffici di segreteria e la presidenza. Attualmente è frequentata da 230 allievi in corsi di tre anni, suddivisi in due sezioni. Quest’anno i primi iscritti sosterranno l’esame di maturità. Un bel traguardo! Questi studenti avevano cominciato a seguire le lezioni quando ancora il liceo era in costruzione, ospitati in alcune aule della scuola media.
Questa foto è stata scattata il 17 settembre 2008 da P. Renato, per una breve visita alla missione. Come si vede, il liceo è già funzionante e frequentato e, come è consuetudine alle nostre latitudini ma non certo scontato in Madagascar, gli studenti, zaino in spalla, raggiungono la loro aula per un nuovo giorno di scuola.
Studenti del nostro liceo. Questi sguardi fiduciosi, questi volti sereni di giovani che con speranza guardano al loro futuro, immaginandolo migliore del presente, grazie alla loro preparazione, alle loro capacità e al loro impegno, ci auguriamo possano costituire la ricompensa di quanti con tanto impegno e generosità hanno sostenuto questo progetto.
Organizzazione del liceo: i primi due anni sono comuni, mentre il terzo anno attualmente è distinto in due indirizzi, ma è prevista presto anche l’attivazione di un terzo indirizzo (gli indirizzi saranno quindi umanistico, linguistico e scientifico). Avviati anche dei corsi parascolastici di informatica di base, un corso di Kabary (arte oratoria tradizionale) e sport. La retta scolastica è di circa 4 euro al mese. Un insegnante guadagna circa 70 euro per 20 ore di lezione a settimana. Si studia con gli appunti o con le fotocopie dei libri della biblioteca o con dispense dattilografate: i libri personali sarebbero troppo costosi e comunque solo per alcune materie e per lo più in francese. Bisogna dare atto a docenti e studenti di avere grande forza di volontà, adattandosi a situazioni di studio così estreme!